La vita riprende

Piano piano la vita, dopo il rientro dallo “sfollamento” (leggi articolo Lo sfollamento: il rientro  ) inizia a riprendere la “normalità”. Iniziarono i primi lavori di ricostruzione di quanto distrutto e danneggiato, la guerra aveva cambiato la prospettiva delle cose, specie nei giovani che iniziarono ad allargare i propri orizzonti e a pensare in modo diverso. La sera, benché mancasse la corrente elettrica, i giovani si radunavano in casa di qualcuno per ballare, per giocare a carte o per parlare. Un piccolo gruppo di “Attori dilettanti” si spostavano nelle Contrade e nei paesi limitrofi e, alla luce di lumi ad acetilene, intrattenevano il pubblico con scenette comiche e drammi commoventi. Allora bastava poco per essere contenti.

Attori dilettanti che andavano in giro per i paesi ad intrattenere la gente.

Poi nacquero le prime squadre di calcio dietro un “pallone vero” e con delle porte di calcio vere e in alcuni casi anche con delle vere reti!

Prime squadre di calcio di Giuliano Teatino

E poi le manifestazioni varie, le Maggiolate e infine le riprese dei festeggiamenti dei Santi Patroni con la processione di Sant’Antonio, anche lui sfollato, come tutti i Giulianesi. (leggi articolo Lo sfollato prezioso )

La Maggiolata di Giuliano Teatino
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